Allegoria di primavera

Anno: 2019.

Formato: 60×80 cm.

Tecnica: Mista della serie Donne-Fiore (2019-2020) – pastelli a cera, pastelli a olio, acrilico.

La serie delle “Donne fiore” nasce sulla scia dell’ispirazione e dell’influenza picassiana:

“Quando Piccasso era insieme a Francois Gilot, una delle sue compagne, l’ha ritratta come se fosse una donna fiore.Non ho potuto non notare come, involontariamente, nel mio dipingere figure femminili, abbia sempre cercato quella stessa metamorfosi”.

Non si tratta, in realtà, solo della metamorfosi con la natura, ma, l’evidenza picassiana, si può scorgere anche nel suo cronico atto di deformazione, presente in ogni sua rappresentazione pittorica.

I quadri delle donne fiore sono certamente vitali e simbolo di rinascita, spengono il malessere di quelli di maggior influenza baconiana, ma restano anatomicamente deformati: un voto a quell’arte imperfetta e bambinesca che fece fare tanta fatica ad un Picasso accademicamente perfetto che voleva mostrare il mondo scomposto in una prospettiva totalmente frantumata, più creativa e in continua evoluzione, combinazione, ispirazione.

Le donne, così rappresentate, diventano senza dubbio simbolo di rinascita, origine della vita, ma mantengono, nelle loro imperfezioni, scomposizioni, nel movimento delle pennellate, e nei loro occhi, un’emotività tutta loro: sono centro e vita anche delle stesse emozioni, che siano di gioia, pianto, speranza, rabbia, insicurezza. 

I quadri, inoltre, per il loro uso di colori fauvisti e accesi e i loro rimandi quasi esotici, riportano alla primordiale idea rappresentativa di Matisse.