Maurizio Radici
“Dio ha già dipinto l’esistente. Gli artisti cosa dovrebbero fare? Una brutta copia? No, il nostro compito è ritrarre ciò che non c’è”.
Maurizio Radici è nato a Palazzolo sull’Oglio nel 1958.
Si diploma alla Biennale di grafica e architettura e prosegue gli studi negli anni ’80 all’Accademia di Carrara delle Belle Arti di Bergamo, avendo l’opportunità di essere seguito da noti maestri italiani, tra cui Italo Ghilardi.
Nel corso della sua carriera ha esposto in Italia e all’estero, sviluppando uno stile che, partendo dall’arte figurativa classica, è arrivato all’astrazione.
Le sue sono figure quasi magiche, concrete ma indefinibili, appartenenti ad un mondo altro.
La sua pennellata è vigorosa, i colori decisi. Rosso, nero, bianco.
Possono sembrare inquietanti, ma vogliono risvegliare la forza che è dentro l’osservatore e che resta dentro, senza muoversi.
Con la sua pittura cerca di liberare energia.
Radici non è religioso, quanto piuttosto mistico e fortemente simbolico.
Tra i suoi maestri, per tecniche e concetti, El Greco, con i suoi cromatismi arditi, Emilio Vedova e Francis Bacon, con la loro forza espressiva e l’energia.
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