Manuel Bonfanti

“L’invisibile nell’aria è qualcosa che può solo essere percepito e non compreso razionalmente. È quell’aura che circonda un’opera d’arte, quella devozione che si respira in una chiesa, quella magia che ti avvolge davanti a un grandioso spettacolo della natura. Per fare degli esempi macroscopici… ma, in realtà, lo stesso ambiente in cui siamo immersi, che quotidianamente viviamo, nel mio caso lo studio, è luogo di accadimenti invisibili, di insondabili cortocircuiti tra spazio/tempo che non possiamo captare se non abbandonandoci, lasciandoci attraversare da queste “atmosfere”. Per me è una sorta di meditazione al termine della quale ritrovo il mio corpo pregno di emozioni, di stati d’animo incogniti che sento l’urgenza di esprimere sulla tela. La pittura diventa allora il medium attraverso il quale posso ricreare quello stato misterico di cose da cui sono stato invaso e condividerlo con gli altri affinché possano a loro volta sperimentarlo”.

Manuel Bonfanti nasce a Bergamo il 22 Gennaio 1974, vive e lavora tra Bergamo e Kazan.

Si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, frequentando i corsi di Luciano Fabro e Alberto Garutti.

Per il progetto Erasmus studia fashion design in Finalndia allo Jyuvaskila Politechknic, dove approfondisce gli studi su Aalvar Alto ed il simbolismo nell’arte nordica.

Contemporaneamente agli studi, vivendo a Milano, è assistente di galleria da Manica De Cardenas, dove può collaborare per l’allestimento di mostre e fiere d’arte e conoscere artisti come Orozco e Opie, dimostrando interesse per le nuove dinamiche della Pop Art.

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